Per plusdotati intendiamo le persone con un’intelligenza innata molto elevata e riscontrabile solo nel 2% della popolazione. L’ipersensibilità è presente in queste persone non solo a livello emotivo, ma anche sensomotorio.
Dabrowski (1902-1980) psichiatra e psicologo polacco che dedicò la sua vita a studiare l’alta intelligenza e creatività, propose il termine “ipereccitabilità” per descrivere le 5 forme di ipersensibilità in persone particolarmente dotate a livello intellettivo.
L’alta ricettività agli stimoli investe 5 aree della persona, generando un grande potenziale di sviluppo e di creatività ma anche conflitto e sofferenza.
Si può definire l’ipereccitabilità come un’innata tendenza a rispondere in maniera intensificata a vari tipi di stimoli, interni ed esterni all’individuo (Piechowski, 1979, 1999). Ciò significa che le persone necessitano di stimoli meno intensi rispetto alla norma, per produrre una risposta a livello emotivo o sensoriale. Questo si traduce anche in risposte più intense e più prolungate agli stimoli.
Le forme di ipereccitabilità nelle persone con plusdotazione
Nella teoria di Dabrowski trovano posto e sono descritte 5 forme di ipereccitabilità: psicomotoria, sensoriale, intellettiva, immaginativa ed emotiva.
Le ipereccitabilità possono manifestarsi con un ampio ventaglio di espressioni e comportano un’esperienza della vita molto diversa rispetto alla norma.
La vita viene sperimentata in maniera più profonda, intensa, vivida e percepita più acutamente con tutti i sensi. Ciò significa sperimentare maggior curiosità, gioire maggiormente delle percezioni sensoriali e vivere intensamente attraverso l’immaginazione e le emozioni ma anche e soprattutto sperimentare una qualità del vivere completamente diversa, più complessa, riccamente e finemente strutturata.
In sintesi, le 5 ipereccitabilità sono caratterizzate dai seguenti elementi:
- ipereccitabilità psicomotoria: movimento, irrequietezza, spinta all’attività motoria, grande energia.
- ipereccitabilità sensoriale: intensità nella percezione visiva, uditiva, olfattiva, tattile e gustativa. Vividezza delle percezioni, recepite a “grana fine”.
- ipereccitabilità intellettiva: sete di conoscenza, avidità per la scoperta, l’indagine conoscitiva, l’interrogarsi sul mondo, amore per le idee e l’analisi teoretica, intensa spinta alla ricerca della verità.
- ipereccitabilità immaginativa: vividezza dell’immaginazione, ricchezza delle associazioni mentali, facilità al sogno ad occhi aperti, alle fantasie e alle invenzioni, predilezione per l’inusuale, l’atipico, l’unico.
- ipereccitabilità emotiva: grande profondità e intensità della vita emotiva espressa con un ampio ventaglio di emozioni, predisposizione ad “altalene” emotive che passano da grande felicità a profonda tristezza o disperazione. Intensa compassione, senso di responsabilità, autoriflessione.
Le ipereccitabilità emergono in età infantile e si sviluppano nel corso di tutta la vita perdurando fino all’età anziana, spesso cambiando modalità di espressione ma mantenendo inalterata la qualità intensa e diversa del vivere.
Come Psicologa e psicodiagnosta a Bologna svolgo valutazioni di plusdotazione cognitiva negli adulti e percorsi di supporto psicologico per adulti plusdotati, online e presso lo studio di Bologna centro.
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