Perché ho l’ansia? 4 cause di una personalità ansiosa

L’ansia è un problema molto diffuso che si può presentare solo in determinate situazioni o può essere pià pervasiva e disturbante, fino ad abbassare notevolmente la qualità della vita. L’ansia riguarda circa il 5% della popolazione, secondo studi precedenti il Covid19 (fonte: ISS) mentre si stima che l’11% della popolazione in Italia ne abbia sofferto almeno una volta nella vita. Ad oggi probabilmente la dimensione del problema è più vasta, a causa dell’ansia generata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina e dai rispettivi risvolti umani ed economici.
Si possono distinguere due tipi di ansia: ansia di stato e ansia di tratto. L’ansia di stato dipende dalle situazioni in cui la persona si trova, mentre l’ansia di tratto fa parte di un modo di rispondere alle situazioni che le persone possiedono come caratteristica stabile della loro personalità. Come l’ansia entra a far parte della personalità?
Si ritiene che chi ha una personalità ansiosa, abbia dei modi di pensare disfunzionali:
In particolare…

1. Paura sproporzionata per un possibile danno e tendenza a previsioni catastrofiche

Chi è ansioso tendenzialmente tende a immaginarsi conseguenze dolorose e perfino catastrofiche riguardo a determinate azioni che lo impegnano nel mondo esterno. La valutazione di un pericolo e di un danno imminente sono la fonte della paura che sta alla base dell’ansia. La persona ansiosa tende a pensare che le cose della vita, o alcune cose in particolare che le stanno a cuore, vadano male o addirittura verso la catastrofe, il danno e la rovina.

2. Paura dell’incertezza o intolleranza della possibilità di minaccia

Consiste nell’incapacità di sopportare la semplice possibilità di un rischio, di un potenziale danno anche se la persona è consapevole che vi sono basse probabilità che l’evento temuto accada. L’idea alla base è che dalla situazione incerta derivi un fallimento. Nello stato di incertezza la persona ansiosa non considera razionalmente la probabilità di un evento ma la sua attenzione rimane focalizzata solo sulle possibilità negative, anche se scarsamente probabili.

3. Paura dell’errore e perfezionismo

L’ansia è legata al perfezionismo nella misura in cui la persona perfezionista non tollera la possibilità dell’errore e mette in atto tutte le misure per controllare gli esiti di un’azione. Spesso il perfezionismo, quando è estremo, produce immobilità in quanto l’azione è bloccata dai pensieri di fallimento o comunque di imperfezione e di scarso valore associato a un’impresa che, se andrà male solo su un fronte e solo per un aspetto, verrà considerata come globalmente fallimentare e quindi non meritevole di tentativi.

4. Paura legata alla valutazione di sé

La valutazione negativa di sé è strettamente collegata all’autostima negativa ed è il rovescio della medaglia dell’autoefficacia. Come per la valutazione degli eventi, chi non si ritiene in grado di mettere in atto comportamenti efficaci in risposta a situazioni sfidanti, genererà un circuito ansiogeno nel momento in cui la sua visione sarà ristretta agli aspetti negativi che, anche se pochi e improbabili, verranno visti come globali e irreversibili.